Menu principale:
Mani in pasta
"La difficile arte del fare la sfoglia"
Dopo avere spaziato nell'ambito dell'arte nelle sue espressioni della pittura, scultura e fotografia affrontiamo un settore che nel linguaggio corrente viene spesso attribuito alla sfera artistica, forse con eccessiva enfasi, ma che in alcune sue più alte manifestazioni vi appartiene a pieno titolo.
Noi non abbiamo la pretesa di ambire a tanto, ciò che vogliamo invece perseguire è un obiettivo che caratterizza tutte le nostre attività -
E' con questo spirito che abbiamo voluto proporre un corso per insegnare "la difficile arte del fare la sfoglia".
Non è solo un corso, come tanti. E' la nostra tradizione gastronomica più elevata che vogliamo trsmettere.
Questo è un primo corso. Il grande riscontro che ha avuto dal momento in cui abbiamo divulgato la notizia ci induce a pensare di effettuarne altri. I tempi e le modalità di questi possibili ulteriori interventi saranno comunicati nel modo più capillare possibile.
Il 19 maggio scorso è terminato il primo corso "mani in pasta": come imparare a fare la sfoglia con il mattarello, organizzato da Artistigando.
Cristina, Giulia, Ilenia, Paola, Francesca, Stefania, Nicoletta, Mirna, Silvia, e Rosella (accompagnata dalla figlia Silvia, che è stata utilissima nell’immortalare tutte nella difficile "impresa" con foto-
In verità, durante il corso la splendida signora Mirella ha spiegato la differenza tra l’impasto per le tagliatelle e quello per i tortellini, ma tutte vorrebbero provare a farla . Anche perché in questo modo si potrà riassaporare il piacere di ritrovarci, del "fare cose insieme", le due chiacchiere ridendo, l’ambiente casalingo, gli incoraggiamenti di Mirella "fatina dal mattarello magico"e Roberta con le sue ricette ricordate "a mente" che insegna come condire le varie "produzioni". E tutte a prendere appunti! Queste due signore sono impegnate come volontarie nella cucina del centro sociale Faccioli, luogo dove si e’ tenuto il corso.
Con la loro esperienza incoraggiavano, tranquillizzavano e intervenivano per risolvere le piccole magagne: la sfoglia è fine ai bordi e grossa al centro? Non è rotonda? Nessun problema! Due colpi di mattarello di Mirella … e a Giotto sarebbe venuto da piangere.
Ammetto che quando, con gli amici di Artistigando, si è deciso di lanciare questa iniziativa non ci aspettavamo tanto interesse, ma le telefonate ricevute da signore, da giovani e (perché no) anche da uomini, hanno smentito il nostro scetticismo. La lista di attesa è lunga, tanto da poter programmare almeno altri due corsi. Stiamo, infatti, pensando di organizzarne uno a settembre e l’altro a ottobre augurandoci di poter utilizzare ancora la sala del Centro Sociale E. Faccioli e ancor più la disponibilità di Mirella e Roberta con l’utilissima collaborazione di Giorgio e di Mario.
Ho chiesto alle partecipanti di scrivere due righe motivando perché si erano iscritte a questo corso e nelle risposte, ho ritrovato il sapore delle radici e della cultura della nostra terra, un desiderio di interrompere la nevrosi da supermercato, il piacere di "fare" con le proprie mani, cercare di ritrovare i sapori dell’infanzia con la pasta fatta in casa dalle mamme, dalle nonne e dalle suocere, che in mezz’ora ti risolvevano il problema del pranzo o della cena. Di certo, qualcuna di loro non ha risparmiato battute ironiche tipo "a ie bisogn d’ander a fer un caurs per fer la spojja me’ a dis an a la saveva bela fer" (c’e’ bisogno di fare un corso per fare la sfoglia io a dieci anni sapevo già farla) "un caurs per fer la spojja ta ml’avre’ vesta fer mel volt" (un corso per fare la sfoglia che me l’avrai vista fare migliaia di volte). Scusate il mio dialetto, forse ho bisogno di un …..corso !!!!!!!!!.
Ma alla fine il piacere nel mangiare in famiglia le prime tagliatelle fatte a mano da te e’ stato impareggiabile e i commensali "scettici" hanno apprezzato. Come si dice:
San Pietro è un bel paese,
Simpatico e cortese,
Le donne, se non son belle,
san far le tagliatelle!
E Cristina, Giulia, Ilenia, Paola, Francesca, Rosella, Stefania, Nicoletta, Mirna, Silvia, Miranda e Mirella se ne possono vantare sfatando il proverbio anche nella prima parte.
Scarica la locandina