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Mostra fotografica
TIZIANA BERTACCI
Inaugurazione: sabato 6 Marzo 2010 ore 17,30
Casa Frabboni -
Dal 6 al 28 Marzo 2010
Martedì 9.30 -
Sabato 9.30 -
Domenica 9.30 -
info: Ufficio Cultura Comune di San Pietro in Casale
Tel. 051.666.95.25(90)
PAESAGGI DI CARTA
di Maurizio Garuti
lopesSi vede quello che si sa.
Si guarda con gli occhi, ma si vede con la mente.
E il nostro bagaglio di cultura è la lente con la quale interpretiamo le immagini davanti a noi.
Lo dicono gli studiosi di estetica, lo confermano gli studiosi della psiche e della percezione.
Vale per un'opera d'arte, ma vale anche per il paesaggio.
Perché il nostro paesaggio, metaforicamente, è un libro aperto.
In Italia più che mai.
Da duemilacinquecento anni a questa parte la Storia ha avuto a disposizione un teatro naturale dove non calava mai il sipario.
Dove si entrava e si usciva senza neanche pagare il biglietto.
Etruschi, Romani, Galli, Longobardi, Normanni, Bizantini....
Ed è solo una minima parte dell'elenco.
Popoli e culture si sono avvicendati, si sono combattuti, si sono mescolati.
E stato un andirivieni continuo di popolazioni, un viavai ininterrotto di armi, di merci, di idee.
Il paesaggio ha visto tutto.
E stato testimone muto di tutto. Ha visto gli elefanti di Annibale.
Ha visto le legioni di Cesare.
Ha visto le scorribande dei barbari.
Ha visto le basiliche romaniche, le cattedrali gotiche.
Ha visto le peregrinazioni di Dante, gli ermi colli di Leopardi.
Ha visto i papi che incoronavano gli imperatori.
E tutto il resto, protagonisti e comparse.
La Storia ha percorso le strade, ha piallato le montagne, ha levigato i sassi.
E alla fine ha reso il paesaggio un libro aperto anche fuori di metafora.
Un libro sterminato.
Con i caratteri a stampa che brulicano come boscaglie o campi di grano.
Con le pagine che si inarcano e si sovrappongono le une alle altre come sedimentazioni del tempo.
Con la luce del sole che abbaglia o si smorza nel suo giro perenne.
Tutto questo mi hanno raccontato i paesaggi di carta di Tiziana Bertacci.
Anche se lei ne è all'oscuro. E magari ha voluto soltanto portarci nei suoi sogni, dove campeggiano i libri giganti confortato la sua vita.