India di Andrea Marcuz - Artistigando Bridge

Vai ai contenuti

Menu principale:

India di Andrea Marcuz



L'India di Andrea Marcuz

Dopo la mostra sull'Africa, anche in questo nuovo reportage fotografico,  Andrea Marcuz  utilizza le immagini raccolte per trasmetterci la natura profonda di posti e civiltà  lontane, svelando le realtà umane al di fuori dagli stereotipi e  dalle iconografie a contenuto prettamente esornativo.

L'utilizzo sapiente del linguaggio fotografico arricchisce la conoscenza di un punto di vista nuovo, sia per chi ha esperito queste terre solo nei documentari o nei luoghi comuni, sia per quelle persone che che vi sono state  con l'occhio un po' distratto del turista frettoso ed avido di esotismo.     

Volti dall’India
Tamil Nadu – Karnataka - Kerala

L’india è il Paese più fotografato. Non ci sono altre regioni del pianeta che abbiano ricevuto le attenzioni di fotografi di ogni genere, neofiti, amatori evoluti, professionisti navigati,  poeti dell’immagine fotografica.
Il perché è nelle immagini stesse. Questo paese, da nord a sud, da est a ovest, indistintamente, è una incredibile varietà di gruppi etnici, culture, paesaggi, tradizioni.
Impensabile recarsi in India e tornare con un servizio fotografico che abbia la presunzione di rappresentare uno spaccato completo del paese.
Ogni dimensione della vita quotidiana è fonte di  ispirazione per progetti fotografici con una propria autonomia estetica, linguistica, comunicativa.
La città, ricettacolo di umanità, architetture, sensazioni, luci e colori capaci di mettere alla prova anche il più esperto e sensibile fotografo.
Il messaggio più ricorrente delle immagini di questo paese è quello della povertà. Meno frequentata dall’immaginario collettivo è un’India popolata da moltissimi giovani, che vivono in condizioni di assoluto decoro, studiando in importanti college o lavorando normalmente.
Ma anche chi vive ai margini della società ha un diverso rapporto con la vita, di maggiore sopportazione rispetto a noi occidentali.
La sensazione è che la precarietà dell’esistenza sia accettata più che subita, una condizione che non è da impedimento per una vita in armonia con la natura, in contatto con Dio.
Queste immagini vogliono mettere in evidenza anche questa caratteristica del popolo indiano, soprattutto dei giovani. La serenità che emana dai loro sorrisi, il piacere di farsi riprendere, il desiderio di conoscerti, non come essere astratto, prototipo del turista, ma come persona. In questo consiste il corpo principale di questa mostra, immagini che vogliono rappresentare un grande popolo, che pur tra infinite contraddizioni ama la vita e ne è ripagato.

Torna ai contenuti | Torna al menu